soprannomi

Scendi papà.. uno strano soprannome!

Scendi papà! disse Gino seduto sulla sua vespa una volta arrivato nella piazza centrale del paese. Non sentendolo scendere allora ripeté dai..scendi papà! Ma niente, allora una terza volta scendi pa.. lo ripetè girandosi, ma il papà non c’era! Allora cominciò ad impallidire e divenne bianco, un tutt’uno con il bianco della sua tanto amata Vespa. Sfortunatamente per Gino quel giorno era la festa del paese di Sant’Antonio e la piazza era piena colma di gente. Tutti, in piazza, si girarono a guardare la scena e cominciarono a ridere. Gino dal bianco divenne rosso, poi girò la vespa era molto preoccupato per il papà allora tornó indietro alla sua ricerca. Dal paese scese giù in velocità cercando di guardare in tutte le direzioni, era agitato e man mano che scendeva e non lo trovava si agitava sempre di più. Una volta arrivato al paese adiacente vide un vecchietto seduto a bordo strada su una sedia bianca, in silenzio che osservava. Gino si avvicinò e gli chiese se aveva visto suo papà. Lui rispose 153, 24, 7 e 1. Gino non capì allora proseguì per la strada e dopo poco, finalmente trovo tanta gente, tutti attorno a soccorrere il papà. Hai hai! Urlava il padre. Chi figghiu sciaguratu chi iaiu! Nenti vali! mancu a Vespa sapi puttari! Gino quella mattina aveva commesso due grandi errori. Quello di aver fatto cadere il padre dalla vespa senza accorgersene, ma anche di essersene accorto troppo tardi e davanti a troppa gente. Il secondo fu il problema più grosso, che lo segnó a vita. Da quel momento la sua storia tramite il cuttigghio, fu raccontata a tutti in paese poi nel paese vicino e così via in tutta la città. Fintanto che tutti non arrivarono a conoscere la disavventura di Gino. Fu un attimo che Gino fu soprannominato “scinni papà!” Fortunatamente Gino, non andava troppo veloce con la Vespa allora suo papà, se la cavò con solo qualche piccola ammaccatura e un’abrasione lungo tutto il braccio. Gino non se n’era accorto poichè quella mattina era sommerso di pensieri, pensava alle commissioni che lo attendevano l’indomani. Ma alla fine, cosa voleva dire il vecchietto saggio a bordo strada? Era lì da tutta la mattina e aveva visto passare 153 macchine, 24 moto ape, 7 motorini e 1 solo stupido, si è fermato dopo essere passato più volte con e senza papà. Traduzioni: Chi figghiu sciaguratu chi iaiu! Nenti vali! mancu a Vespa sapi puttari! Che figlio sciagurato che ho! non vale nulla! non sa neanche guidare la sua vespa! cuttigghio sparlare di altre persone