Si cominciava ad intravedere qualche raggio di sole, che splendeva sui ciottoli bianchi della spiaggia. I piccoli vetrini creavano un riflesso ancora più forte, quasi abbagliante. In lontananza si intravedevano delle barchette che dondolavano in mare. Quella mattina l’acqua era molto calma, piano piano le piccole barchette si avvicinavano verso la riva e divennero pescherecci di media grandezza. Sul lungomare, una coda di lape (moto ape) in attesa. Gino sta ancora dormendo, ieri ha fatto consegne fino a tardi. Oggi u mari ie chinu i pisci! 1 si sente urlare in lontananza. La prima barchetta di un anziano pescatore attracca, un pescivendolo si avvicina e con il suo garzone comincia a scaricare cassette piene di pesce. Le trasportano sulla loro ape, di colore giallo sbiadito, ne aveva fatta di strada e ne aveva preso di sole quell’ape. Riempiono il cassone con le cassette piene di pesce fresco e ci misero sopra pezzi di ghiaccio per mantenerlo.
Chi bellu pisci, pisci friscu!! pisci spada, sciabulata, aguglia, curstadelle io iaiu! 2 sentì in lontananza Gino, stava ancora dormendo e voleva tanto continuare a dormire ma oggi era martedì e come tutti i martedì puntuale passava Francu u pisciaru. Mu fai un chilu i curstadelle!! 3 sentì Gino urlare dalla casa accanto. il pescivendolo si ferma, scende e si avvicina alla bilancia, bilancia bellissima, enorme, con due piatti e un bilanciere dorato. Mette due pesi da mezzo chilo sopra un piatto della bilancia, sull’altro, mette un foglio e ci butta sopra a pugni le costardelle fintanto che i due vassoi non siano in equilibrio. Signura c’ha regalu! sulu sta junnata 5 euru o chilo! 4 Sempre urlando, in modo che anche le massaie vicine potessero sentire. Un cestino di vimini (u panaru) cala giù con una carrucola dal balcone. Il garzone prende i soldi dal cestino e ci mette le corstadelle, ci aggiunge due limoni e un pò di prezzemolo. Fortunatamente per Gino, quella mattina nessun altro tra i suoi vicini rispose all’offerta di Francu. Allora sentì il forte rumore dell’ape che piano, piano si allontanava. Il rumore stava per terminare e finalmente Gino avrebbe potuto riprendere a dormire.
Banane, mulinciane, pumadoru, kiwi io iaio. Culi voli l’ovaaa! 5 il sonno di Gino fu presto interrotto da Pippo u viduraru. Viniti,viniti,accattati,accattati, tutta roba frisca iè! 6 Alla fine Gino come tutti i martedì, decise di alzarsi, anche se ancora presto e ancora assonnato, spalancò la finestra, un forte sole e tanto calore illuminò la sua giornata.
Oggi u mari ie chinu i pisci! ↩︎
Chi bellu pisci, pisci friscu!! pisci spada, sciabulata, aguglia, curstadelle io iaiu! ↩︎
Mu fai un chilu i curstadelle!! ↩︎
Signura c’ha regalu! sulu sta junnata 5 euru o chilo! ↩︎
Banane, mulinciane, pumadoru, kiwi io iaio. Culi voli l’ovaaa! ↩︎
Viniti,viniti,accattati,accattati, tutta roba frisca iè! ↩︎